Come sarebbe la nostra vita se schiacciassimo ora il tasto pausa?
Viviamo spesso in una condizione di apnea, spinti da impegni e automatismi con la sensazione di non poterci mai fermare, di non avere tempo abbastanza di dover rincorrere un treno sempre in partenza, di non essere abbastanza capaci, adeguati o felici.
E se potessimo fare uno stop proprio ora? Entrare nella nostra vita e prendere spazio, ascoltare il cuore, sentire come fluisce il respiro, quel respiro che ci accompagna da sempre e che ignoriamo così spesso, ascoltare il corpo, il nostro corpo così come è, non come lo vorremmo o come è stato un tempo, incontrare le nostre emozioni senza pensare di doverle scansare, modificare o di esserne travolti.
Le numerose ricerche scientifiche svolte negli ultimi 40 anni mostrano come prendere delle pause e vivere in maggior consapevolezza migliori la qualità di vita: riduzione dell’ansia, regolarizzazione del battito cardiaco e pressione arteriosa, potenziamento del sistema immunitario, aumento della capacità di attenzione e concentrazione, riduzione dello stress e delle patologie correlate, sono sono alcuni dei vantaggi della pratica della Mindfulness.
COS’E’ LA MINDFULNESS?
La Mindfulness è un attitudine umana universale a prestare attenzione in modo intenzionale e non giudicante alla realtà così come si presenta, momento dopo momento. E’ una pratica che ha le sue radici nelle antiche tradizioni meditative orientali, alla fine degli anni 70 fu laicizzata e introdotta nel mondo Occidentale dal biologo molecolare J. Kabat Zinn che iniziò a utilizzarla per trattare i disturbi correlati allo stress presso la Medical School University of Massachusetts (USA). I risultati furono sorprendenti, la presenza mentale risulta ridurre i tempi di guarigione fino a quattro volte, favorisce il controllo del dolore cronico e migliora la qualità di vita: una recente ricerca correla pratica della presenza mentale e felicità.
LO STRESS E NORMALE?
Il termine “Stress” è una parola certamente inflazionata e i cui effetti sono ampiamente sottovalutati, tanto da arrivare a pensare che vivere nello stress sia normale.
Un certo livello di stress, ovvero di incremento di attivazione delle funzioni fisiologiche non solo è normale ma utile e necessario a raggiungere un obiettivo; si pensi alla caso in cui iniziamo a correre per non perdere il treno già annunciato: aumento del battito cardiaco, dell’attivazione muscolare, sudorazione, secchezza della fauci… ed eccoci seduti in carrozza… pian piano il battito si regolarizza e tutte le funzioni rientrano nella norma.
Sottoporre il corpo e la mente a un surplus di richieste costante ci porta a vivere in una condizione di stress cronico che non siamo più in grado di riconoscere: vivere costantemente nell’emicrania, nell’ipertensione, insonnia, stanchezza, mal di schiena o cattivo umore ci pare anch’esso normale.
APPLICAZIONI ED EVIDENZE SCIENTIFICHE
Dagli anni 70 a oggi la sperimentazione scientifica ha messo in evidenza e validato gli effetti terapeutici della Mindfulness che si affianca ormai a numerosi trattamenti sanitari : malattie infiammatorie e autoimmuni, patologie cardiache, cure oncologiche, trattamento del dolore cronico, controllo dell’ansia e disturbi depressivi, disturbi alimentari e molto altro ancora.
Molte aziende si avvalgono della Mindfulness per migliorare il clima aziendale, per gli effetti benefici che comporta sulla capacità di attenzione e concentrazione e quindi sul livello di produttività e benessere aziendale.
Negli UK la Mindfulness è entrata nel curriculum scolastico ed in Europa e Italia sempre di più sono le realtà scolastiche la praticano.
In campo sportivo e artistico sono ormai stati istituiti training basati sulla Mindfulness, per migliorare i livelli di prestazione e fluidità.Insomma l’efficacia e la facilità di applicazione sta rapidamente diffondendo nel mondo occidentale questa pratica che più che ad un approccio terapeutico assomiglia a un modo di vivere.