Come sarebbe la nostra vita se schiacciassimo ora il tasto pausa?

Viviamo spesso in una condizione di apnea, spinti da impegni e automatismi con la sensazione di non poterci mai fermare, di non avere tempo abbastanza di dover rincorrere un treno sempre in partenza, di non essere abbastanza capaci, adeguati o felici.

E se potessimo fare uno stop proprio ora? Entrare nella nostra vita e prendere spazio, ascoltare il cuore, sentire come fluisce il respiro, ascoltare il corpo, il nostro corpo così come è, non come lo vorremmo o come è stato un tempo, incontrare le emozioni senza pensare di doverle scansare, modificare o di esserne travolti.

La Mindfulness è un attitudine umana universale a prestare attenzione in modo intenzionale e non giudicante alla realtà così come si presenta, momento dopo momento.

E’ una pratica che ha le sue radici nelle antiche tradizioni meditative orientali, alla fine degli anni 70 fu laicizzata e introdotta nel mondo occidentale dal biologo molecolare  J. Kabat Zinn che iniziò a utilizzarla per trattare i disturbi correlati allo stress presso la Medical School University of Massachusetts (USA).

I risultati furono sorprendenti, la presenza mentale risulta ridurre i tempi di guarigione fino a quattro volte, favorisce il controllo del dolore cronico, regolarizza pressione arteriosa e battito cardiaco, potenzia il sistema immunitario e molto altro ancora.

Oggi la mindfulness gode di una validazione scientifica fondata su ormai  quarant’anni di ricerca che ne convalida i benefici, i campi di applicazione si sono rapidamente amplianti portando la pratica della mindfulness nelle aziende, nel sistema scolastico, nel mondo artistico e sportivo, oltre naturalmente a quello clinico.